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Il rapporto di coppia non è sempre rose e fiori: litigi e conflitti non risparmiano nessuno… e per fortuna! La coppia sana, infatti, non è certo immune dal conflitto, ma piuttosto trova efficaci modi di gestirlo e superarlo.
Per comprendere cosa distingue le coppie durature da quelle che invece prima o poi arrivano al divorzio, da più di trent’anni nel “Love Lab” (Seattle), Gottman e colleghi studiano un gran numero di coppie, analizzando dati provenienti dall’osservazione diretta delle interazioni tra i partner, dalle misure delle loro attivazioni fisiologiche e dalle risposte ad interviste e questionari.

Sulla base della sua lunga esperienza, il Dr Gottman ha individuato quei comportamenti che invece di portare a una risoluzione positiva del conflitto, al contrario, lo intensificano. Li ha ribattezzati, per le loro tristi conseguenze, “I quattro cavalieri dell’Apocalisse”.

 




1) CRITICARE
Lamentarsi è lecito, ma critiche e lamentele non sono la stessa cosa: mentre quest’ultima è circoscritta ad un’azione specifica, le critiche colpiscono globalmente il partner. Difatti, con una critica l’oggetto di discussione si sposta dalla situazione specifica ad un attacco più generale della personalità o del carattere del coniuge. Ad esempio, una lamentela può essere così espressa: “Mi sono spaventata l’altra sera quando sei tornato così in ritardo e non mi hai chiamata. Pensavo fossimo d’accordo che in caso di ritardo ci si avvertisse, per non far preoccupare l’altro”; diversamente da una critica: “Non pensi mai a quanto il tuo comportamento possa far del male agli altri. Non ci posso credere che tu sia così smemorato, sei solamente un egoista! Non pensi mai agli altri! Non mi pensi mai!”

2) DISPREZZARE
A seguire, nella migliore delle ipotesi il comportamento dei coniugi (verbale e non verbale) diventa sarcastico, cinico con scambi di “frecciatine” e beffe fino ad arrivare nei casi più estremi ad insulti veri e propri. Comportamenti tipici possono essere: imitare il partner per deriderlo, alzare gli occhi al cielo per quello che dice o fa, correggere sarcasticamente errori grammaticali commessi dalla compagna o dal compagno in preda alla furia della discussione. Tutto ciò umilia e fa sentire l’altro privo di valore tanto che viene considerato il peggiore tra i quattro cavalieri in quanto, negli studi decennali di Gottman, si è visto essere il primo predittore di divorzio.




3) ATTEGGIAMENTO DIFENSIVO
Quasi come naturale reazione alle critiche a cui si è soggetti, è facile adottare un comportamento di difesa in cui la colpa viene passata al partner e si assume il ruolo della “vittima della situazione”. Comportamenti tipici possono essere contrattaccare il partner con un’altra lamentela senza tener minimamente in considerazione di quanto stia dicendo, lamentarsi con frasi del tipo “Non è giusto” “Non è vero, sei tu di solito quello che…” “Non è colpa mia..” “E allora quando tu invece…”
L’insostenibilità della situazione che si viene così a creare apre le porte al quarto cavaliere, ovvero…

4) OSTRUZIONISMO
È quell’atteggiamento che viene adottato quando un partner, sentendosi sopraffatto dalla situazione, si ritira dall’interazione e non presta più ascolto a quanto gli viene detto. Piuttosto che affrontare l’argomento, l’ostruzionismo porta alla costruzione di un muro attorno a sé, che rende la persona totalmente passiva ed indifferente. Avviene quando, ad esempio, non potendone più della discussione in atto ci si gira dall’altra parte, si cominciano a fare altre cose per tenere la mente occupata da altro, si risponde a monosillabi o si passa ad un gelido silenzio.

Quando “I quattro cavalieri dell’apocalisse “ diventano la principale modalità di affrontare le discussioni di coppia, con altissima probabilità condurranno ad una conclusione infelice del rapporto e al divorzio. Nella terapia di coppia, l’attenzione dei coniugi viene portata proprio su questi quattro comportamenti i quali vengono apertamente discussi ricercando quali alternative più funzionali permettono invece una sana interazione dei partner.




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L’eiaculazione precoce è sicuramente uno tra i disturbi sessuali che provoca maggiore disagio tra gli uomini. Il dato interessante è tuttavia che sia molto più diffuso di quanto si pensi: all’incirca il 20-25% della popolazione maschile infatti ne soffre.

Cos’è esattamente l’eiaculazione precoce?

Si tratta della difficoltà persistente di un uomo di esercitare un controllo volontario sull’eiaculazione, da cui consegue il raggiungimento dell’orgasmo anche dopo un minimo di eccitazione sessuale o subito dopo l’inizio di un rapporto sessuale. In certi casi, l’eiaculazione può avvenire ancor prima della penetrazione. Com’è facilmente immaginabile, spesso seguono conseguenze negative come perdita di motivazione sessuale, difficoltà interpersonali, affievolimento della libido. Molto spesso può conseguire un abbassamento dell’autostima e insicurezza nella relazione sessuale che nuoce nella relazione di coppia. Per saperne di più


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